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Finanza agevolata Le imprese italiane in Canada

La finanza agevolata per l’internazionalizzazione delle imprese italiane in Canada (articolo scritto da Alessia Orecchia per Centro Studi Italia Canada)

Dai numeri incoraggianti alle strategie chiave di finanziamento, scopriamo come le imprese italiane possono capitalizzare sul boom del Made in Italy in Canada e approfittare delle opportunità offerte dal percorso di internazionalizzazione.

 

Il Canada rappresenta un mercato sempre più interessante per le imprese italiane e di elevate potenzialità.

I dati evidenziano una crescita importante e costante del Made in Italy nel corso degli anni: +27,7% di valore esportato dal 2019 al 2022, e un aumento complessivo delle esportazioni italiane in Canada di quasi il 61% nel periodo 2016-2022 (Eurostat).

Le potenzialità sono confermate dai dati dell’Agenzia Nazionale di Statistica Canadese (Statistics Canada): 12 miliardi CAD le esportazioni di beni italiani in Canada nel 2022, con un incremento del 15,4% rispetto al 2021 e un saldo attivo della bilancia commerciale italiana pari a 9 miliardi CAD, contro i 7,7 miliardi CAD del 2021.

Il trend crescente prosegue nel 2023, con un aumento del 10,5% delle esportazioni nel primo semestre, per un totale di oltre 6,3 miliardi CAD contro i 5,7 miliardi CAD dello stesso periodo dello scorso anno. L’Italia ha oggi superato la Corea del Sud e si colloca al sesto posto tra i principali partner del Canada in termini di export, dopo Stati Uniti, Cina, Messico, Germania e Giappone.

A fronte dei numeri, le imprese italiane che vogliono entrare e penetrare il mercato canadese possono beneficiare delle agevolazioni finanziarie della Simest S.p.A, società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, che consentono di coprire i fabbisogni finanziari delle imprese lungo tutto il ciclo di internazionalizzazione: da una prima valutazione del mercato all’espansione attraverso investimenti diretti.

Due le linee principali di intervento: finanziamenti agevolati e prestiti partecipativi.

Il 27 luglio scorso è stato riaperto lo sportello Simest per la presentazione delle domande di finanziamento agevolato, con una dotazione finanziaria di 4 miliardi di euro nel 2023 e ulteriori stanziamenti di 1,7 miliardi di euro previsti per ciascuno dei prossimi tre anni. La gamma degli strumenti comprende sei misure, a copertura dei fabbisogni finanziari relativi a:

  • Partecipazione a fiere ed eventi
  • Acquisizione di servizi di Temporary Manager
  • Consulenze e certificazioni prodotti in Canada
  • Apertura di strutture commerciali (ufficio, negozio, showroom, corner) e/o potenziamento delle strutture già esistenti
  • Realizzazione di una piattaforma propria di e-commerce e/o accesso a una piattaforma di terzi con la creazione di un proprio spazio o store
  • Investimenti in transizione digitale ed ecologica per le imprese con una quota minimo di fatturato estero.

I beneficiari possono essere tutte le imprese, indipendentemente dalla dimensione, con sede legale e operativa in Italia, operanti sostanzialmente in tutti i settori tranne l’agricoltura, la pesca e l’acquacoltura. Ampie le categorie di spesa ammissibili per ciascuna misura.

I finanziamenti agevolati sono in regime de minimis, coprono il 100% delle spese ammissibili, sono concessi ad un tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento UE (tasso Simest ottobre 0,464%) ed hanno una durata di 4 o di 6 anni, a seconda della misura, con un periodo di preammortamento di 2 anni.

È prevista la possibilità per le imprese di ottenere una quota del finanziamento, pari al 10% entro un massimale di 100mila euro, come contributo a fondo perduto. In alcuni casi i finanziamenti agevolati sono concessi in esenzione della garanzia.
L’importo massimo dei progetti è funzione del fatturato aziendale e dei massimali Simest previsti per ciascuna misura. Vi è la possibilità per un’impresa di presentare più domande.

Non ci sono scadenze per la presentazione dei progetti, la valutazione è a sportello in base all’ordine cronologico di presentazione, fino ad esaurimento risorse.

La linea Equity agevola l’insediamento di imprese italiane in Canada, garantendo al progetto di investimento italiano un supporto finanziario a medio/lungo termine.

Simest interviene, in particolare, con una partecipazione al capitale sociale dell’impresa canadese, di minoranza e comunque non superiore alla partecipazione dell’impresa italiana. L’operazione può riguardare la costituzione di una società o un aumento di capitale o un’acquisizione da terzi (operazione di M&A). Simest è un socio “silente”, la durata della partecipazione è fino ad 8 anni e il prezzo di uscita predeterminato tra l’impresa e Simest.

Oltre alla partecipazione al capitale sociale di Simest, l’impresa può richiedere per lo stesso progetto:

  • la partecipazione addizionale del Fondo di Venture Capital gestito da Simest in convenzione con il MAECI che entra a condizioni economiche promozionali e allineate alle caratteristiche della partecipazione Simest
  • la partecipazione del Fondo e di Simest non può cumulativamente superare il 49% del capitale della società canadese (e comunque non superiore alla partecipazione italiana)
  • un contributo in conto interessi sull’eventuale finanziamento bancario della quota di partecipazion italiana
  • un finanziamento soci a copertura di quota parte del fabbisogno finanziario complessivo del progetto.

L’entrata di Simest nel capitale sociale garantisce la presenza di un Partner istituzionale nei confronti della controparte canadese e ogni operazione viene concordata con la singola impresa italiana in un intervento su misura. Non ci sono termini di scadenza per la richiesta di partecipazione Simest.

Oltre al supporto finanziario SImest, inoltre, le imprese italiane che vogliono internazionalizzarsi in Canada possono richiedere i servizi complementari di SACE, società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, in termini di valutazione di affidabilità di clienti o fornitori canadesi, soluzioni assicurative (i.e. l’assicurazione credito estero, l’assicurazione a copertura del rischio di revoca commessa) e rilascio di garanzie, compresa l’eventuale garanzia sulla quota di finanziamento bancario a copertura della partecipazione dell’impresa italiana nel capitale della società canadese sopra menzionato.

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